Olio girasole: Atlante, danni per aziende senza semina marzo.

8 Marzo 2022

(ANSA) – ROMA, 08 MAR – Con il conflitto in Ucraina sale la preoccupazione sull’impatto della crisi sulla produzione alimentare relativa all’olio di girasole, ingrediente tra i più presenti in molti prodotti, dai biscotti, alla maionese, alle creme spalmabili fino a tutte le preparazioni di pasta ripiena, ma anche sughi e pesto così come tutti quei prodotti destinati alla grande distribuzione, ma anche le fritture.

A lanciare l’allarme è Atlante, azienda bolognese che opera nel settore della grande distribuzione alimentare come partner strategico a cui si affidano- informa una nota le principali catene italiane e straniere per la selezione, importazione e distribuzione di prodotti alimentari da tutto il mondo. Atalante fa presente che “se saltasse la semina di marzo in Ucraina, maggior produttore al mondo , a causa del conflitto e della mancanza di fertilizzanti (provenienti dalla Russia), il raccolto non ci sarebbe e gli stoccaggi mondiali sarebbero seriamente a rischio. In particolare la società di Bologna sottolinea che si avrebbe “una crescita dei prezzi di tutti gli altri oli (colza, cocco, palma) e i tantissimi prodotti che hanno come ingrediente l’olio di girasole (biscotti, snack, creme, sughi, pesti, etc) non potranno essere prodotti e gli scaffali si svuoteranno”.

Atlante segnala che “nella campagna 20/21 l’Italia ha importato dall’extra-Ue circa 298.000 tonnellate di olio di girasole, il 91% dall’Ucraina (272.000 t). L’azienda indica che “il secondo partner è la Moldova con circa 26.000 t, ma anche quel 9% che viene dalla Moldova è a rischio”. (ANSA).