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di Atlante

La dieta vegetale e lo sport: storie di successo

30 Giugno 2023

Mentre il vegano Novak Djokovic alza il suo 23° trofeo, diventando il tennista che ha vinto di più nella storia del Grande Slam in ambito singolare maschile, viene diffuso uno studio molto interessante che riguarda la fortunata accoppiata dieta vegetale e sport su Nutrients: l’articolo The VegPlate for Sports: A Plant-Based Food Guide for Athletes, firmato da medici, professori e ricercatori italiani super titolati afferenti al Master di Nutrizione e Dietetica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, illustra le linee guida ottimali di una alimentazione plant based declinata per le esigenze di atleti professionisti.

Il mondo dello sport, infatti, brilla di stelle che hanno scelto di non mangiare carne e pesce e sono diventati eccellenti nel proprio settore, riuscendo a portare a termine prestazioni incredibili, spingendo sempre più in là il limite delle possibilità umane. Campioni a livello mondiale come il pilota di formula 1 Lewis Hamilton, l’ultramaratoneta Scott Gordon Jurek, le tenniste Serena e Venus Williams o, per guardare in casa nostra, il rugbista Mirco Bergamasco e il bodybuilder Massimo Brunaccioni sono solo alcuni tra gli sportivi che, per salute, ecologia o etica, hanno puntato tutto sui vegetali trovando, in essi grandi aiuti nelle più complesse sfide a livello fisico e smentendo l’assunto che solo con le carni, proteine nobili, il corpo può funzionare al meglio.

Anche nel mondo del calcio ci sono prove che plant based è un compagno vincente: ricordiamo tutti quanto ha stupito la dichiarazione inaspettata del bravissimo difensore della Roma Chris Smalling di prendere le proteine dai soli legumi!

La dieta vegan, però, al pari di quella onnivora, nel caso di uno sportivo professionista deve subire alcuni adattamenti fondamentali, che possano supportare il corpo negli enormi sforzi e dare la giusta potenza ai muscoli: e proprio qui il recente articolo apparso su Nutrients analizza le accortezze necessarie, studiate in base alle caratteristiche di ciascuno. Tra gli spunti innovativi ci sono il calmierare le fibre, l’aumento delle porzioni proteiche e grasse, la suddivisione dei cibi nella giornata, inclusi i mini pasti pre e post allenamento, e l’integrazione di omega-3 da fonti vegetali.