Carne coltivata e meat sounding: una legge che tutela i consumatori?

DDL Carne Sintetica - Meat Sounding - Non vedi la differenza - Atlante (6)

20 Novembre 2023

Approvato alla Camera il Disegno di Legge contro la carne coltivata e il meat sounding

Giovedì 16 novembre la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il DDL contro la carne sintetica e il meat sounding su cui si era tanto discusso gli ultimi mesi. Questo significa che, oltre a proibire la produzione e vendita di carne coltivata in laboratorio in Italia, un settore emergente che promette di rivoluzionare il sistema alimentare globale, non potranno più essere utilizzati termini come “burger”, “straccetti”, “nuggets”, “salsiccia” riferiti a prodotti plant-based. Le motivazioni a supporto di questa proposta sarebbero la tutela del patrimonio zootecnico nazionale e dei consumatori, in quanto i prodotti a base vegetale sarebbero fuorvianti per via della loro denominazione.

La posizione di Atlante

“Noi di Atlante riteniamo che questa proposta di legge rappresenti un grosso passo indietro, in quanto una buona offerta di prodotti a base di proteine vegetali consente di ridurre le emissioni CO2 generate dagli allevamenti, ed è quindi fondamentale per il benessere del nostro pianeta. In Italia addirittura il 57% delle emissioni dovute all’alimentazione riguardano carne e uova, generando altresì un consumo eccessivo di acqua” – afferma Natasha Linhart, CEO Atlante – “Considerando che secondo le ultime proiezioni delle Nazioni Unite la popolazione mondiale potrebbe crescere fino a circa 8,5 miliardi nel 2030, le alternative vegetali rappresentano una soluzione importante per il nostro futuro, in quanto sono nettamente più sostenibili. Per questo troviamo che la proposta di legge non solo non tuteli i consumatori, ma possa arrecare un grosso danno all’ambiente che ci circonda.”

Cosa pensano i consumatori?

È bene ricordare che i consumatori non vivono la denominazione delle alternative alla carne come fuorviante: secondo uno studio pubblicato nel 2020 da “The European Consumer Organisation” l’88% è favorevole all’utilizzo di questi termini. Di fatto secondo i più ormai il mercato delle alternative vegetali è consolidato a tal punto non essere fonte di equivoci.

Qualche mese fa abbiamo chiesto ai nostri consumatori Plant Heroes cosa pensassero di questa proposta di legge. Il risultato? Nettamente a favore dei prodotti con nomi meat sounding!

 

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#CHIAMIAMOLIBURGER

Va inoltre ricordato che nel mondo del food (così come in tantissime sfere della nostra lingua) sono tantissime le denominazioni a poter potenzialmente creare situazioni di ambiguità. Una volta che i consumatori sono abituati a chiamare i prodotti in determinati modi i potenziali rischi di equivoci si azzerano. Qui sotto qualche esempio di alimenti che potenzialmente hanno “doppi significati” ma che nessuno vive come ambigui! Siamo abituati a chiamare i prodotti a base vegetale con nomi “meat sounding” ormai da decenni, quindi… #chiamiamoliburger!

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Una proposta controtendenza rispetto al trend europeo

La proposta di legge inoltre è controcorrente rispetto al trend internazionale: l’Unione Europea ha già riconosciuto l’importanza di questi prodotti innovativi attraverso il suo piano “Farm to Fork”, sostenendo attivamente la transizione verso un sistema alimentare più sostenibile. Con il rifiuto di proposte che limitano i termini descrittivi per i sostituti vegetali della carne e il finanziamento di ricerche sulla carne coltivata tramite il progetto Horizon Europe, l’UE sta chiaramente puntando su un futuro alimentare innovativo e sostenibile.

Atlante si unisce alla causa e stiamo facendo il possibile per contribuire alla diffusione di questo tema e scendiamo in campo.