Atlante cresce e potenzia l’export

natasha linhart

26 Settembre 2023

Natasha Linhart, fondatrice e CEO di Atlante, intervistata dal Corriere Della Sera racconta come l’azienda sta crescendo ad un ritmo esponenziale, consolidando sempre di più la sua reputazione internazionale.

L’investimento nella formazione e l’innovazione sono i pilatri alla base del processo di crescita aziendale, e stanno portando risultati eccellenti: la previsione di chiusura per quest’anno è un fatturato di 250 milioni di €, con aspettative molto alte anche per gli anni a venire.

Bologna, la capitale della Food Valley

Nei giorni scorsi l’amministratrice delegata Natasha Linhart ha chiamato a raccolta produttori e fornitori per confrontarsi sull’innovazione del settore ed esportare buone pratiche in Italia e nei Paesi in cui Atlante esporta. Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito, India, Giappone, Sud Africa e Israele, per nominarne alcuni.

«Per un giorno Bologna è stata la capitale della Food Valley — sottolinea — nell’incontro che si è svolto a Palazzo di Varignana sono intervenute un centinaio di aziende italiane e i nostri soci stranieri Migros dalla Svizzera, Sainsbury’s dal Regno Unito e Kroger dall’America. Insieme abbiamo perfezionato le strategie per garantire a clienti e consumatori alimenti sempre più sani e controllati». Dall’origine delle materie prime fino allo scaffale, passando per la lotta alle frodi alimentari. Un obiettivo che poggia su una delle più grandi «fissazioni» di Linhart: la formazione. «Per Atlante, che chiuderà il 2023 con un fatturato di 250 milioni — spiega la CEO — , la formazione è un elemento indispensabile. Solo quest’anno abbiamo investito più di 200 mila euro nell’aggiornamento professionale delle nostre persone e in attività sul territorio con corsi sulla regolamentazione legislativa ed etica del lavoro ai produttori locali». Anche grazie a questa forma mentis, il futuro di Atlante si annuncia roseo. Le stime per il fatturato 2024 sono di 287 milioni, mentre l’obiettivo di budget per il 2025 è raggiungere i 330 milioni.

La ricerca del personale

Anche l’occupazione crescerà: «Nell’ultimo anno — annuncia Linhart— abbiamo immesso in organico una decina di giovani, l’età media è di 25 anni. Stiamo ampliando la nostra sede e la nostra capacità di stoccaggio delle merci. Dalle attuali 96 persone passeremo a 110 nel 2024 e a 114 nel 2025. Le figure che cerchiamo sono soprattutto specialisti del marketing, agronomi, esperti del trasporto e della logistica e It specialist per la gestione della sicurezza informatica aziendale e la supervisione dei dati. Ad essi garantiremo, se richiesto, due giorni di smartworking alla settimana».

Un forte impegno per il sociale

La responsabilità sociale di impresa è un pilastro importantissimo per Atlante e da anni supportiamo attraverso vari canali realtà locali ed estere in situazioni di necessità. Dal 2013 ad esempio è in atto una collaborazione continua con il Banco Alimentare. Periodicamente vengono inviate al Banco Emilia Romagna le eccedenze alimentari costituite da prodotti sicuri e buoni ma che non possono essere immessi sul mercato per ragioni legate alle scadenze ravvicinate. Il Banco Alimentare Emilia Romagna serve 750 strutture sostenendo così oltre 125.000 persone sul territorio regionale. Atlante promuove inoltre attività di volontariato d’impresa, in cui i dipendenti Atlante condividono giornate di volontariato insieme ai dipendenti del Banco Alimentare nel magazzino di Imola.
Vengono poi organizzate iniziative sportive di beneficenza per dare un supporto concreto alle popolazioni che stanno attraversando momenti di difficoltà. L’ultimo esempio è quello del terremoto in Marocco, per cui Atlante ha invitato tutti i suoi dipendenti a partecipare ad una camminata per raccogliere fondi per supportare la popolazione colpita dalla calamità.