Il modello integrato Atlante tra visione strategica, evoluzione dei consumi e nuove sfide

Giovanna Chiarini La ricetta Atlante – Per una proposta vincente a scaffale”

30 Luglio 2025

Dall’evoluzione dei comportamenti d’acquisto alle nuove frontiere della private label, fino alla costruzione di un modello di lavoro integrato tra funzioni commerciali e procurement.
Nell’intervista rilasciata a Distribuzione Moderna, Giovanna Chiarini, Business Unit Commercial Director Italia di Atlante, racconta la visione con cui affronta le sfide del mercato: un approccio che parte dal punto vendita, valorizza il dialogo con i retailer e mette a sistema competenze diverse per creare soluzioni realmente rilevanti.

Intervista a Giovanna Chiarini per Distribuzione Moderna

Pubblicata il 29 luglio 2025

Il tuo percorso ti ha portato a ricoprire oggi un ruolo che unisce funzioni diverse. In che modo l’esperienza maturata ti aiuta a costruire scelte strategiche concrete?

Negli anni ho avuto l’opportunità di lavorare su ambiti diversi, dal trade marketing alle vendite, fino al procurement.
Ogni passaggio mi ha insegnato qualcosa: a leggere i dati, ad ascoltare il mercato, a capire le dinamiche operative del punto vendita.
Oggi questa esperienza trasversale è ciò che mi permette di mettere insieme visione strategica e concretezza. Ogni progetto parte da un bisogno reale, e prende forma attraverso il lavoro integrato tra le funzioni.

Il consumatore è cambiato: cosa significa oggi rispondere davvero alle sue esigenze?

È sempre più difficile parlare di un solo consumatore. Oggi coesistono comportamenti diversi: c’è chi cerca prodotti salutistici, chi esplora sapori etnici, chi si orienta su scelte plant-based o sostenibili.
È un consumatore poliedrico, consapevole, che sa cosa vuole e che porta allo scaffale aspettative molto precise.
Il nostro compito è intercettare questi segnali e tradurli in proposte coerenti, rilevanti e accessibili nel punto vendita. Atlante lavora in questa direzione, mettendo sempre il consumatore al centro della propria strategia.

Cosa significa, per Atlante, avere una visione integrata?

Significa partire sempre dal consumatore e lavorare a ritroso lungo tutta la filiera, collegando sviluppo prodotto, acquisti e vendite.
In Atlante ho il privilegio di seguire sia la parte commerciale che quella procurement: questa integrazione ci consente di essere più reattivi, di rispondere meglio ai bisogni delle insegne e di costruire progetti su misura.
Grazie alla vicinanza tra le funzioni riusciamo a essere veloci nelle decisioni e tempestivi nelle risposte, elemento sempre più determinante nel contesto attuale.
La nostra forza è un sourcing internazionale combinato a una logistica flessibile, che ci permette di arrivare ovunque e soddisfare target molto diversi.

Come si costruisce una proposta vincente a scaffale?

Tutto parte da due elementi: conoscenza del consumatore e capacità di dialogare con gli stabilimenti produttivi in tutto il mondo.
Scegliamo il prodotto giusto, con i requisiti richiesti, e lo portiamo sul mercato italiano in tempi rapidi.
Questo è possibile anche perché Atlante certifica e seleziona a monte i propri partner produttivi, effettuando uno screening che ci consente di garantire qualità, affidabilità e standard in linea con le esigenze dei clienti.
È un lavoro di coordinamento costante che ci permette di costruire soluzioni affidabili e competitive.

La private label è sempre più centrale. Come la vedi evolvere?

La private label non è più un’alternativa low cost: è diventata uno strumento di posizionamento per l’insegna.
In alcune categorie è addirittura leader di mercato, e non parliamo solo di prezzo. Parliamo di qualità, innovazione, identità.
Oggi le private label introducono nuovi gusti, nuovi formati, nuove visioni. Sono prodotti che parlano al consumatore e allo stesso tempo rappresentano l’insegna.
Come dico spesso: la private label è lo specchio dell’insegna. Attraverso la MDD, il retailer trasferisce i propri valori.
Atlante è al fianco dei retailer proprio in questo: costruire insieme prodotti distintivi, credibili, in linea con i trend e con le aspettative del mercato.

Guardando al futuro: su cosa state puntando?

In Atlante diciamo spesso che non abbiamo limiti alla fantasia. Grazie al nostro team di R&D, al marketing e alle nostre competenze di sourcing, possiamo costruire soluzioni su misura in qualsiasi categoria.
Il futuro lo vediamo nei prodotti healthy – con etichette corte, clean label, formulazioni essenziali – ma anche nel mondo etnico, dove le barriere culturali e geografiche si sono abbassate e il consumo è sempre più domestico.
E poi c’è il lato esperienziale: ogni tanto il consumatore vuole anche indulgere. È per questo che un prodotto come il Dubai Chocolate funziona.
L’importante è saper ascoltare e rispondere con coerenza.

Un consiglio a chi entra oggi in questo mondo?

Il nostro settore è complesso ma affascinante. A chi inizia oggi dico: abbiate curiosità e voglia di imparare da ogni esperienza, anche quelle più operative.
Non cercate scuse, ma soluzioni. Chi ha l’atteggiamento giusto sarà sempre un passo avanti.