Deforestazione, è davvero colpa della soia (e dei vegani)? 

12 Aprile 2023

La questione della deforestazione legata alla produzione di soia è oggetto di dibattiti e controversie già da molti anni. Sono però tantissime le persone che, direttamente o indirettamente, attribuiscono tutta la colpa della deforestazione ai vegani e alla loro dieta basata su prodotti vegetali – in particolare la soia, appunto.

Tuttavia, la realtà è molto più complessa di quanto possa sembrare: abbiamo approfondito l’argomento in questo articolo.

Soia e deforestazione, quali sono le connessioni

Iniziamo col dire che la produzione di soia ha effettivamente un impatto significativo sull’ambiente e sulla biodiversità. La coltivazione della soia, infatti, richiede grandi quantità di acqua e l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici può causare l’inquinamento del suolo e delle falde sotterranee. Inoltre, tagliare alberi per far spazio alla coltivazione della soia può portare alla perdita di habitat per diverse specie animali e vegetali.

Tuttavia, è importante notare che la maggior parte della soia prodotta a livello globale viene destinata all’alimentazione del bestiame per la produzione di carne e latticini. In poche parole, possiamo affermare che la causa principale della deforestazione legata alla soia sia l’industria dei derivati animali. Secondo uno studio del 2018 pubblicato su Science, il consumo di carne e latticini è responsabile del 60% della deforestazione in tutto il mondo. Il rapporto sottolinea inoltre che la soia destinata all’industria del bestiame spesso proviene da terreni precedentemente deforestati.

L’alimentazione vegana è la causa della deforestazione?

Come abbiamo visto, le “colpe” della deforestazione non possono essere certo attribuite esclusivamente alla produzione di soia, ma piuttosto alla gestione non più sostenibile delle risorse naturali e alle pratiche agricole. È importante, dunque, trovare soluzioni efficaci per ridurre l’impatto ambientale della soia, ad esempio attraverso la promozione di pratiche agricole sostenibili, l’adozione di tecnologie innovative e la riduzione dello spreco alimentare.

Secondo quanto riportato da Our World in Data, solo il 6% della soia prodotta a livello globale è destinata alla produzione di tofu, tempeh o bevande alla soia, alcuni tra i cibi di una dieta plant-based. Una percentuale irrisoria rispetto al 77% della produzione totale che serve, come abbiamo detto, a nutrire gli animali.

Per concludere, la questione della deforestazione legata alla produzione di soia è un problema complesso che richiede un’analisi attenta e una soluzione che sia davvero sostenibile. È necessario infatti adottare un approccio collettivo per affrontare la questione della deforestazione e della sostenibilità ambientale nel suo complesso, ed evitare di incolpare uno specifico regime alimentare o gruppo di persone per un problema che riguarda, purtroppo, tutti noi.